Bocciolo chiuso in un inverno precoce
Radici strette in un vaso troppo stretto
Ma nell'etere, note come farfalle
Hanno nutrito il mio giardino segreto
Sono un albero piegato ma non spezzato
I miei rami raccolgono gocce di luce
In questo carnevale effimero di stagioni
Danzo ancora, con la mia maschera di ferro
Poche stelle, ma brillanti nel mio cielo
Un uragano ha scosso le mie foglie
Ora, specchio d'acqua dopo la tempesta
Rifletto un passato di spine e rose
Sono un albero piegato ma non spezzato
I miei rami raccolgono gocce di luce
In questo carnevale effimero di stagioni
Danzo ancora, con la mia maschera di ferro
Sabbia nella clessidra, scorre silenziosa
Ogni granello un diamante da custodire
Sono un pittore di attimi, con pennelli logori
Su una tela infinita dipingo la mia essenza
Grazie, Divino Giardiniere,
Per questi semi
Piantati in un campo di gioia e dolore
La mia anima, fenice,
Risorge dalle ceneri
In questa sinfonia di petali al vento
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