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Corallo, Funk Shui Project

Come fossi in ufficio, criticavi quel mio fare tardivo

Agli incontri non ero mai il primo, in modo infantile

E l'unica volta in cui sono venuto in anticipo

Tu hai dovuto continuare ad aspettare un bambino

In compenso ho trovato un nuovo posto magnifico

Ha il muro ingiallito a tratti, ma con davanti un giardino

Ora, in alcune città il giardino è una foresta

In altre ancora come questa è un'aiuola, un gradino sopra

All'inizio ci servirà un rodaggio

Capire che se pianti solo mozziconi non nasce il tabacco

Ma ci abitueremo piano, poi vedremo il tulipano

Il ficus, il melograno, il timo crescere timido

Spesso ti pungerà il dito

Lo stesso arbusto dal cui fusto a volte cade il tuo frutto preferito

E comprendere questo principio è la chiave di volta

Per chi vuol stare vicino, per una coppia

Passeremmo delle ore in cucina per una volta, ah

Con delle spezie colte appena oltre la porta

Cimentarci nella carbonara o nella norma

Esaltandoci anche per un sapore che è nella norma

Quanti piani, poi l'amore cambia forma, perde forza

E non senti più la scossa nelle ossa che ti folgora

Il vento me lo ricorda, porta dentro una foglia

Con una scarpa la spingo in strada verso la folla

La stessa strada dai cui prendevi la metro

Chissà se corri verso Loreto con un fiore dietro l'orecchio

O verso un uomo concreto, più vecchio, disposto a darti un anello

Anche solo dopo essere andati a letto

Scommetto che ignora il verde o ne è allergico

E che gli hai detto dell'aneto con il solito aneddoto

Dell'appello in cui l'hai messo come un amuleto

Tra le pagine dell'Amleto che non hai mai letto, ammettilo

Io vorrei sapere

Dove ti trovi adesso e metter le radici

Che i fiori restano solo sulle camicie

Se non sei felice di cambiare davvero

E poi vorrei vedere

Quella tua cicatrice per l'appendicite

Andare un po' più sotto e placare ogni lite

Potremmo riuscire a riiniziare da zero

E ci rivedremo in centro, fingendo un sorriso stupendo

Tipo nel giorno dello stipendio

Ed andrò scrivendo della scena di quel riserbo

La cui Stele di Rossetta è la tua scelta di rossetto

Poi ci penserò col tempo a dicembre

Nel freddo che ghiaccia le aiuole, fa muovere le tende come un tendine

Tu lo farai al semaforo nel traffico

Entrambi avremo lo sguardo impaziente di chi attende che arrivi il verde

Nel mese in cui il sereno dà terreno fertile alle erbe

Ma in noi non è cambiato niente

E rappresentano le nostre incoerenze da capo

Perché potrei prenderle, farci un passato e dopo dartelo come presente

Nuova Persefone, tu non tradire la sete

Per cui non basta tutta l'acqua che qua annaffia le siepi

O quei giorni con gli occhi pieni della pianta della lavanda

Saranno solo la lavanda della pianta dei piedi, ma vedi

Ora che siedi mentre spieghi le dalie

A una te in miniatura uguale con le ginocchia sbucciate

Non sentirti fragile se addolcirti ti viene naturale

Questo significa maturare

Io vorrei sapere

Dove ti trovi adesso e metter le radici

Che i fiori restano solo sulle camicie

Se non sei felice di cambiare davvero

E poi vorrei vedere

Quella tua cicatrice per l'appendicite

Andare un po' più sotto e placare ogni lite

Potremmo riuscire a riiniziare da zero

Potremmo riuscire a riiniziare da zero

Potremmo riuscire a riiniziare da zero

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