Questa mattina
non volevo proprio alzarmi,
ma mia madre
ha cominciato ad urlare,
non ha avuto neanche
il tempo di abbracciarmi:
“La colazione è pronta,
vado a lavorare".
A scuola le parole
diventano botte
perché tutti sanno
solo giudicare
e i miei sentimenti
sono ossa rotte
e comincio a stare bene,
quando all'uscita di scuola
c'è sempre quel signore
che vuol giocare con me.
Questa mattina
non riesco ad alzarmi
tanto mia madre
non si accorge che sto male,
per lei sono uno dei
tanti rimorsi
per questo penso a te
che mi sai ascoltare,
non vedo l'ora
di compiere diciott'anni
per scordare tutto
questo mio dolore,
forse non so se riusciró
a guardarmi e se
il tuo sudore
andrà via col sapone.
Avevi detto che volevi essere
solo un mio amico
e ti ho creduto,
ti ho creduto,
ti ho creduto
e mi hai promesso
che mi avresti preso un bel gelato
e ti ho creduto,
ti ho creduto,
ti ho creduto
e allora togli quella bocca
che la barba mi fa male
e lasciami le gambe
che da grande ci devo ballare,
ci devo ballare.
Questa mattina
non riesco ad accettarmi
chissà a trent'anni
cosa penserò di me,
se riuscirò
ancora ad innamorarmi
o se qualcuno poi lo farà per me,
ma forse è colpa mia, colpa mia,
che piango da sola
davanti a questo specchio,
chissà se riuscirai
a diventare vecchio
e dove troverò il coraggio
di sputarti addosso.
Avevi detto che volevi essere
solo un mio amico
e ti ho creduto,
ti ho creduto,
ti ho creduto
e mi hai promesso
che mi avresti preso un bel gelato
e t'ho creduto,
ti ho creduto,
ti ho creduto
e allora togli quella bocca
che la barba mi fa male
e lasciami le gambe
che da grande ci devo ballare,
ci devo ballare,
ci devo ballare,
ci devo ballare.
Questa mattina Sara
non riesce ad alzarsi
tanto nessuno qui
si accorge che sta male.