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La concordia de' pianeti: XI. Recit. Marte, Apollo, Diana e Venere - Se tanto ottien laggiù

Antonio Caldara/Delphine Galou/Franco Fagiolihuatong
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Paroles
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Se tanto ottien laggiù l'egregia donna

Lieta a bastanza ella ne sia

Virtute di quanto a lei si dee vassi contenta

E se più vuol, con il peccar d'orgoglio

Cessa d'esser virtute, abbia la bella

Fra l'eroine il primo grado e 'l primo

Infra le belle onde la terra è adorna

Giusto di Cintia è 'l voto, immago altera

Resti colà del bel divino e in essa

Vegga l'occhio mortal, come in idea

Ciò che torbido e fral mirar non puote

Non mi oppongo, ma ch'essa a' suoi applausi

Pretenda d'impegnar le sfere e gli astri

E a quel di Citerea suo merto adegui

Marte nol soffrirà quando ella ottenga

Di poter gareggiar con la mia diva

Vorrà farsi maggior, so quale è 'l fasto

Della mortal bellezza

La seduce l'applauso, amor l'incanta

E l'inganna il piacer, sì che in brev'ora

Sovrumana si crede e tal si vanta

Davantage de Antonio Caldara/Delphine Galou/Franco Fagioli

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