Fisso il nulla 
La luce di stanotte mi fa cieco 
Oscurità, verità 
Inquietudine ma serio 
Sono incompleto e inquieto 
Ma cerco emozioni forti con cui mi disseto 
Mi bevo l'orgoglio, me lo fumo e poi mi chiedo 
Cosa ci sia di vero, di speciale, di mortale 
Io non me lo spiego 
Il tempo rende cinici 
Ci impone limiti su limiti che non vedo 
Ho perso voglia d'essere concreto e non prego 
Insulto un Dio in cui credo ma di cui ho perso di vista l'impiego 
Come Pietro 
Prima di mattina lo rinnego e poi 
Ritorno alla mia vita e al suo spreco 
Al mio tetto e al mio letto a cui stanotte mi lego 
M'inebrio di bugie fino a scoppiare e risentirne l'eco 
Sono l'intrepido sfidante di me stesso 
Mi nego la possibile rivalsa del mio ego 
Mentre sfrego le mie mani sull'ignoto 
Ecco, chiudo gli occhi ed ho il rimedio 
Tra qualche ora il sole mi risveglierà, credo 
Mentre la notte porta via ogni mio segreto 
Adesso è solo un altro giorno 
Faccio un altro passo ancora 
È solo un altro brutto sogno 
Ma questa stanza mi consola 
Questa stanza mi perdona 
Mi perdo tra le lenzuola 
Non ho voglia di pensare più 
Io non ho voglia di pensare più, no, no, no 
Io non ho voglia di pensarci più, no, no 
Non ho voglia di pensarci più