(Ferrando) Abbietta zingara, fosca vegliarda!
Cingeva i simboli di maliarda!
E sul fanciullo, con viso arcigno,
l'occhio affiggeva torvo, sanguigno!
D'orror compresa, compresa è la nutrice;
acuto un grido, un grido all'aura scioglie;
ed ecco, in meno che labbro il dice
i servi, i servi accorrono, i servi accorrono in quelle soglie;
e fra minacce, urli e percosse e fra minacce, urli e percosse
la rea discacciano ch'entrarvi osò.
La rea, la rea discacciano ch'entrarvi osò.
La rea, la rea discacciano ch'entrarvi osò.
(uomini) Giusto quei petti sdegno commosse;
l'infame vecchia lo provocò!
(Ferrando) Asserì che tirar del fanciullino
l'oroscopo volea. Bugiarda!
Lenta febbre del meschino
la salute struggea!
Coverto di pallor, languido,
affranto, ei tremava la sera,
e il dì traeva in lamentevol pianto:
ammaliato egl'era!
La fattucchiera perseguitata,
fu presa e al rogo fu condannata:
ma rimanea la maledetta
figlia, ministra di ria vendetta!
Compì quest'empia nefando eccesso!
Sparve il fanciullo,
e si rinvenne mal spenta brace
nel sito istesso
ov'arsa, ov'arsa un giorno,
ov'arsa un giorno
la strega venne!
E d'un bambino, ahimè l'ossame
bruciato a mezzo,
bruciato a mezzo,
bruciato a mezzo,
fumante ancor!
bruciato a mezzo,
fumante ancor!
bruciato a mezzo,
fumante ancor!
(uomini) Ah scellerata! Oh donna infame!
Del par m'investe ira ed orror!